SONDALO – All’interno dell’ospedale di Sondalo, come in molti altri presidi sanitari di tutto il Paese, sono stati predisposti dei percorsi “sporchi” – da destinare ai pazienti sospetti Covid-19 – e dei percorsi “puliti”, per tutti gli altri.
“La promiscuità è pericolosissima – sottolinea il presidente del comitato Andrea Terzaghi – per operatori e pazienti, a cui va tutto il nostro supporto. Aprendo il 6° padiglione, come hanno chiesto innumerevoli volte sindaci e comitato, tutto questo poteva essere evitato”.
Ad evidenziare la situazione, che potrebbe portare a possibili contaminazioni, anche il consigliere regionale Dario Violi – M5S – che ricorda come “Si rende necessaria la separazione dei percorsi intra-ospedalieri: percorso sporco – casi sospetti dal percorso pulito – altri pazienti. Inoltre, è fondamentale che venga rispettato l’utilizzo della zona filtro, di un filtro funzionale per la vestizione (zona pulita) e la svestizione (zona sporca) e che i percorsi pulito e sporco siano visivamente identificati”.
La soluzione adottata sembrerebbe essere, quindi, potenzialmente pericolosa e, secondo il comitato, Regione Lombardia avrebbe deciso di non dedicare un’ala dell’ospedale al Coronavirus per “La precisa volontà – sottolinea ancora Terzaghi – di non investire nemmeno un euro a Sondalo, per smantellarlo, ed avere così una bella scusa per trasferire le Alte Specialità a Sondrio”.