Lezioni in presenza. Si lavora per garantire il trasporto scolastico

SONDRIO – Ancora nulla di certo sulla prossima riapertura delle scuole anche se sembrerebbe che i ragazzi potranno tornare tra i banchi prima delle prossime vacanze di Natale.

Intanto cresce la preoccupazione per il servizio di trasporto pubblico scolastico che dovrà essere garantito in totale sicurezza. Proprio questo il tema centrale della Conferenza provinciale Permanente presieduta dal prefetto di Sondrio Salvatore Pasquariello.

Al tavolo, riunitosi in videoconferenza nella giornata di oggi, hanno partecipato anche il presidente della Provincia di Sondrio Elio Moretti, i rappresentanti dei Comuni di Sondrio e Tirano, il Vice dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio, il Direttore dell’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale, un Dirigente di Trenord, i rappresentanti della Confartigianato Imprese di Sondrio, delle organizzazioni sindacali CIGIL, CISL e UIL e delle ditte Automobilistiche Perego, Gianolini Servizi e Trasporti e Società Trasporti Pubblici di Sondrio.

Nel corso della riunione i rappresentanti delle Agenzie di trasporto pubblico e privato, in vista dell’eventuale, parziale ripresa dell’attività scolastica “in presenza” hanno chiesto la collaborazione ed uno stretto raccordo sia con Trenord, sia con l’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale, sia con l’Ufficio Scolastico Territoriale al fine di individuare con esattezza il numero e la tipologia di studenti che dovranno recarsi presso gli istituti scolastici e scaglionarne e contingentarne gli ingressi. Stretto raccordo si è già verificato con successo fino ad ora.

È stata rappresentata, altresì, la necessità di assicurare un servizio di trasporto pubblico “sicuro” in ordine all’aspetto igienico-sanitario, attraverso costanti sanificazioni dei mezzi ed assidui controlli circa il rispetto delle regole sull’uso dei dispositivi di protezione individuali e sul distanziamento sociale, nonché l’esigenza di garantire, tramite la didattica digitale integrata, anche agli studenti in quarantena la partecipazione, in modalità da remoto, alle attività scolastiche per le quali è necessario l’uso di laboratori.