PIURO – Nel comune di Piuro si sono registrati, dall’inizio della pandemia, 70 casi di positività al Covid-19, in aumento di 25 rispetto a lunedì scorso.
Dai dati emersi sembrerebbe che in buona parti i nuovi casi di positività siano riconducibili, più o meno direttamente, ai lavoratori frontalieri. “Questo – sottolinea il sindaco di Piuro Omar Iacomella – non per dare degli untori a nessuno, sia ben chiaro, ma semplicemente per constatare che i 2/3 degli ultimi contagi sono avvenuti in ambienti riconducibili al lavoro d’oltre confine”.
Nessuna accusa da parte dell’amministratore italiano nei confronti dei datori di lavoro elvetici che hanno introdotto norme rigide per evitare la diffusione del Covid ma, semplicemente, il promemoria che anche durante il tragitto casa-lavoro si può contrarre il virus.
“I contatti con persone ‘extra’ nucleo familiare sono evidenti per coloro che utilizzano bus o mini bus aziendali – aggiunge Iacomella – In quel momento è assolutamente necessario provvedere a coprirsi naso e bocca con mascherine ed utilizzare massima attenzione nel toccare parti comuni. Altrimenti non ne usciamo”.
A supportare l’ipotesi che il continuo aumento di casi vada ricondotto alla vicina Svizzera è suffragato anche dal fatto che nelle provincie di confine – Sondrio, Varese e Como – i numero non siano ancora calati, cosa che invece sembrerebbe essere avvenuta nel resto della Lombardia.