CHIAVENNA – Ottime prestazioni degli alunni Pietro De Stefani e Samuele Succetti, entrambi di Chiavenna, studenti della 5D indirizzo informatica della scuola dell’Alto Lario.
Per De Stefani è arrivata persino una medaglia di bronzo: l’alunno ha infatti ottenuto un pregevole 53° posto – su un lotto di partecipanti che alla fase iniziale constava di oltre 15 mila studenti -.
La tanto temuta – e prevista – seconda ondata della pandemia da Covid-19 sta nuovamente mettendo a dura prova le vite di tutti noi. A farne inevitabilmente le spese ci sono anche le scuole (in special modo gli Istituti Superiori) con il ritorno quasi esclusivo alle lezioni a distanza – eccezion fatta per le attività di laboratorio -. Per alcuni ragazzi al momento niente scuola dunque, ma la macchina amministrativa scolastica non si fa spaventare dal Covid-19 e continua imperterrita per la sua strada, ad esempio con interessanti iniziative come le cosiddette “Olimpiadi Italiane di Informatica”, un progetto nato dall’accordo tra il Ministero dell’Istruzione ed AICA (Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico).
Questa manifestazione, articolata principalmente in tre fasi, è riservata esclusivamente agli studenti delle scuole superiori: nella prima fase (selezione scolastica) gli istituti che aderiscono al progetto fanno fare un test molto simile a quelli proposti nei giochi matematici, basato sulla logica e sulla velocità nel pensare. La seconda (selezione territoriale, dove partecipano ovviamente solo i ragazzi che hanno superato la fase iniziale) è basata su 4 esercizi da risolvere con un programma scritto in qualsiasi linguaggio di programmazione (per capire meglio la complessità di questa prova basti pensare che quest’anno, su 1700 partecipanti, poco meno di 100 persone sono passate allo step successivo). La terza fase infine, questa a livello nazionale, viene svolta grazie all’ausilio di una macchina virtuale – un programma che simula un PC – con sistema operativo linux.
Anche il nostro territorio non si è lasciato sfuggire la ghiottissima occasione di prendere parte alla XX edizione di questa splendida iniziativa, con la partecipazione di 4 Istituti della provincia di Lecco. I ragazzi un anno fa esatto hanno infatti preso parte alla fase scolastica, poi la manifestazione ha subito un’inevitabile battuta d’arresto a causa del sorgere della pandemia ed è proseguita con la seconda fase, tenutasi circa un mese fa (rigorosamente a distanza). La prova nazionale infine è stata effettuata appena pochi giorni fa.
Fra le scuole lecchesi quella che si è distinta maggiormente è stata sicuramente il Marco Polo di Colico: il noto Istituto d’Istruzione Superiore situato in Alto Lario, guidato sapientemente dalla Dirigente Scolastica Catia Baroncini, annovera fra i suoi corsi di studio anche quello in “Informatica e Telecomunicazioni”. Questo corso sforna puntualmente veri e propri talenti nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione.
E proprio da questo corso usciranno con in tasca un validissimo diploma al termine del corrente anno scolastico Pietro De Stefani e Samuele Succetti, entrambi studenti della classe 5D INF. I due giovanissimi, che hanno preso parte all’edizione 2020 – con risultati a dir poco lusinghieri -, sono stati preparati ottimamente dai docenti di Informatica del Marco Polo Bianca Petretti e Davide Vassena.
Abbiamo voluto ascoltare dalla viva voce di questi due talenti cristallini l’esperienza vissuta:
Samuele lo scorso anno scolastico tu e la tua classe, prima che scattasse il lockdown, avete partecipato alla prima fase delle olimpiadi di informatica: puoi spiegarci com’è andata?
“La prima fase consisteva in un test logico-matematico e su 26 alunni della nostra classe siamo passati in 8: un ottimo risultato considerato che in media gli altri anni solo 1 o 2 studenti per classe passavano alla fase successiva”.
Pietro, 8 alunni ammessi alla fase successiva sono effettivamente un numero sbalorditivo: siete andati oltre le vostre più rosee previsioni oppure in cuor vostro vi aspettavate un riconoscimento così netto del lavoro vostro e di quello dei vostri insegnanti Petretti e Vassena?
“Essendo le domande molto simili a quelle dei giochi matematici, ovvero di tipo logico, non ci siamo preparati direttamente per questa prova. Però facendo un indirizzo tecnico informatico se vai bene a scuola e riesci a prendere buoni voti inizi inevitabilmente a pensare in modo logico ed a capire come approcciare esercizi di questo tipo”.
Samuele, il secondo passaggio è stato l’accesso alla fase territoriale, una fase della gara che ha inevitabilmente subito forti ripercussioni a causa della pandemia da Covid-19 e che alla fine è stata svolta molto tempo dopo, il 22 ottobre di quest’anno: come avete fatto a rimanere concentrati per tutto questo tempo?
“In realtà la fase territoriale e il suo rinvio non ci hanno preoccupato particolarmente. Anzi, il tempo aggiuntivo a disposizione ci ha permesso di maturare ulteriormente come programmatori e avere una marcia in più nella gara”.
Pietro il fatto di aver svolto la prova a distanza ha influito secondo te in qualche modo, anche marginale?
“Si, ha influito in modo positivo. Fare una gara del genere in un ambiente familiare mi ha aiutato molto a concentrarmi e a gestire l’ansia”.
Samuele purtroppo tu non ce l’hai fatta per un soffio a qualificarti alla fase nazionale: al di là della comprensibile delusione iniziale puoi sicuramente ritenerti fiero e orgoglioso di quanto fatto:
“Assolutamente, mi piacciono molto le competizioni di questo tipo e penso che in futuro, se si ripresentasse un’occasione simile, la rifarei volentieri. Ho comunque fatto il tifo per il mio compagno, ben sapendo che era in grado di figurare molto bene nella fase nazionale”.
Il tuo compagno De Stefani per l’appunto che, dopo un’ottima prova, si è classificato al 53° posto con 27 punti – su un lotto di partecipanti che nella fase iniziale constava di oltre 15 mila studenti – ed ha vinto una bellissima medaglia di bronzo. Pietro, come ti sei preparato alla fase nazionale e che sensazioni hai provato dopo aver saputo del tuo notevole risultato?
“Per prepararmi alla fase successiva ho seguito il consiglio di William Lin, uno statunitense di appena 17 anni che è arrivato tra i primi venti alle olimpiadi internazionali del 2019, che nei sui video su youtube consiglia di esercitarsi su hackerrank.com, un sito che contiene moltissimi esercizi simili a quelli proposti alle olimpiadi, completi di spiegazioni. Sono sicuramente molto felice e soddisfatto, anche perché penso di essermi guadagnato con l’impegno costante questo risultato”.
* Interviste realizzate dal prof. Salvatore Di Stefano