CHIAVENNA – Proseguono le polemiche sulla gestione dell’autovelox di via Volta a Chiavenna.
Dopo la discussione svoltasi mercoledì scorso in consiglio comunale tra la maggioranza e l’opposizione il gruppo “Ho a cuore Chiavenna” ribadisce, nuovamente, le proprie perplessità in merito al rilevatore di velocità che in poco più di due mesi e mezzo ha emesso oltre seimila multe.
“Due sono sostanzialmente i punti su cui l’amministrazione si è soffermata – sottolineano dai banchi dell’opposizione – l’iter burocratico e le scelte adottate risultano a norma di legge, come da documenti della prefettura, e il fatto che le multe rispetto ad agosto siano diminuite sta a significare che l’obiettivo della maggiore sicurezza è stato raggiunto”.
A far storcere il naso, però, non sono solo le 6.138 multe – numero considerato “oltre ogni ragionevole previsione” anche dall’amministrazione guidata da Luca Della Bitta – ma anche la decisione di inserire nelle entrate previste del bilancio comunale i 642mila euro, 420mila dalle multe, 138mila dai rimborsi per le spese postali e 84mila dalle spese istruttorie, provenienti dalle sanzioni dell’autovelox di via Volta.
“Pur riconoscendo le difficoltà esposte nell’individuare soluzioni alternative – concludono dai banchi dell’opposizione comunale – alcuni passaggi nella gestione non ci convincono, come la precisa scelta politico-amministrativa di ridurre in un tratto di strada extraurbana il limite di velocità da 90 a 50 chilometri orari, senza prevedere una riduzione graduale dello stesso. Questa avrebbe potuto essere una misura educativa capace di contenere l’ammontare delle multe senza comprometterne i risultati in termini di sicurezza”.
Michele Broggio