Morelli. Malumori in seno al movimento a difesa dell’ospedale

SONDALO – Sembrano proseguire i malumori in seno al movimento nato per salvaguardare l’ospedale Morelli di Sondalo e la sanità di montagna.

Dopo che nei gironi scorsi Gianfranco Avella e Giuliano Pradella – anime motrici, rispettivamente, del pool giuridico e di quello tecnico-scientifico. “Dal settembre scorso – hanno sottolineato i due per bocca di Ezio Trabucchi – l’attività del Poll scientifico e giuridico è sostanzialmente in stand by in quanto essa non è stata più richiesta né dal Comitato pro Morelli né dai sindaci dell’Alta Valle, nonostante la piena, e mai venuta meno, disponibilità dei Pool”.

A rispondere, a stretto giro di posta, sono proprio gli attivisti del Comitato – recentemente divenuto Associazione, per consentire una più ampia partecipazione – a sostegno del Morelli.

Siamo stati e continueremo ad essere, non necessariamente abusando di una superflua esposizione mediatica, al fianco di tutti i sindaci che ritengono necessario ingaggiare con Regione Lombardia un confronto serio sui principi che sorreggono le nostre richieste di una sanità di montagna autonoma e di qualità dentro la quale il “Morelli” debba giocare il necessario ruolo da protagonista, e con solide ambizioni regionali e nazionali.
La convivenza in una Associazione come la nostra, che ci auguriamo sempre più partecipata e numerosa, è garantita dal constante confronto democratico che rappresenta il nostro valore aggiunto.
Per queste ragioni la nostra componente scientifica, che non è, non è mai stata e non sarà mai un’autonoma associazione dentro l’associazione, continua ad impreziosirsi, anche in queste ore, di autorevoli esperti, ed ha ancora il pieno sostegno di tutti i suoi fondatori tranne, evidentemente, di quelli che, per loro libera scelta, hanno deciso di percorrere altre strade.
Consapevoli del valore umano e scientifico di chi ha sostenuto il Comitato fino ad ora, siamo certi che chiunque volesse interpretare, in solitudine, altre forme del confronto costruttivo con le Istituzioni lo potrà fare con le, immutate, nobili finalità senza alcun, ingiustificato, livore.
Salutiamo, con favore, il proliferare di nuovi soggetti nati a difesa della nostra sanità e del Morelli perché rappresentano l’evidente e ampio malessere dei cittadini e auguriamo loro di lavorare, con spirito costruttivo, nell’interesse generale.