CHIAVENNA – Tutti sanno che la maglia rosa è il simbolo identificativo del leader della corsa del Giro d’Italia e che fu scelto questo colore in omaggio alla Gazzetta dello Sport, ovvero il giornale che da sempre organizza la corsa ciclistica a tappe. Non poteva che essere il colore rosa il protagonista dell’appuntamento di giovedì 8 aprile che, ad un mese esatto dalla partenza del Giro, ha visto l’illuminazione rosa di moltissimi monumenti in contemporanea in tutte le località di tappa: Italia in Rosa.
La Valchiavenna ha partecipato con entusiasmo a questo appuntamento e grazie alla sinergia e collaborazione tra i due Consorzi Turistici di Valchiavenna e Madesimo, i Comuni di Chiavenna, Campodolcino e Madesimo si sono illuminati di rosa alcuni luoghi identificativi del territorio. La statua di Nostra Signora d’Europa all’Alpe Motta e il Ponte Romano di Campodolcino; la Cascata di Pianazzo e la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo a Madesimo; la Torre Civica e la Caurga a Chiavenna, oltre a Palazzo Vertemate Franchi a Prosto di Piuro.
“Si tratta di un’occasione non solo per sensibilizzare la popolazione locale all’evento ormai prossimo – racconta il direttore del Consorzio Turistico Valchiavenna, Filippo Pighetti – ma è importante cogliere queste occasioni offerte dalla grande macchina del Giro d’Italia per avere importanti riscontri in termini di visibilità sui media nazionali”.
Un buon riscontro ha avuto anche il contest fotografico promosso dai due Consorzi con il quale si sono invitati gli amanti della fotografia, ma non solo, a immortalare i vari monumenti illuminati di rosa e a postare i propri scatti nei social; chi otterrà più like nell’arco di un mese vincerà un pass di accesso al villaggio di arrivo di tappa a Motta il 29.05 Un modo anche per far godere di tanta bellezza e unicità a chi, per via delle restrizioni sugli spostamenti, non ha potuto andare di persona a vedere i monumenti illuminati.
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