TEGLIO – A Teglio, la notte scorsa, mani ignote hanno vandalizzato un “monumento” nostalgico, rimuovendo il busto di Benito Mussolini e imbrattando con vernice rossa la cappelletta nella quale era custodito.
L’altarino era stato edificato su proprietà privata – a imperitura memoria – da Mario Cavazzi, recentemente scomparso e, nel 2016, era stata presentata una denuncia, poi archiviata per mancanza di reati, che ne chiedeva la rimozione.
La famiglia di Cavazzi, a nome del consigliere della lista di minoranza Sondrio Civica Marco Del Simone, ha auspicato l’intervento delle autorità competenti e ha ricordato che “Chi attacca un morto che non si può difendere è da ritenersi non un uomo ma un vigliacco, senza possibilità di miglioramento”.
Certo il gesto “vandalico” ad alcuni potrebbe far storcere il naso ed è bene ricordarlo, siamo in democrazia, grazie alla lotta di Liberazione dal nazifascismo, e se qualcuno vuole erigere un busto a Mussolini in casa propria può farlo, infischiandosene dei morti innocenti causati dalla dittatura.