Bar e ristoranti. Orari e servizio all’aperto: ecco le regole della “zona gialla”

SONDRIO – Con l’ingresso della Lombardia in “zona gialla” sono riprese, esclusivamente all’aperto, le attività di ristorazione fino alle 22.

Molti, però, i dubbi su cosa è consentito fare e cosa, invece, resta proibito in base alle norme emanate per contrastare il diffondersi del Covid-19. Proprio per fare chiarezza, nelle scorse ore, si è riunito, su convocazione del prefetto Salvatore Pasquariello, a Sondrio il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.

Dal tavolo di confronto è emerso che per quanto riguarda la delimitazione dell’espressione “esclusivamente all’aperto” si è convenuto che si riferisce alle attività dei servizi di ristorazione che si svolgono su aree private e/o pubbliche in concessione, totalmente all’aperto, nonché all’interno di verande, gazebo, pedane e dehors, purché tali strutture possano essere mantenute aperte su almeno tre lati, salvo l’ingombro dei sostegni.

Per quanto riguarda, invece, la problematica inerente l’orario di esercizio di tali attività, si è convenuto, da una parte, che tutte le attività dei servizi di ristorazione possano esercitarsi con servizio al tavolo dalle 5 alle 22, nel rispetto dei prescrizioni anticovid vigenti per il loro svolgimento; dall’altro, che quelle caratterizzate da codice ATECO 56.30 (bar e altri esercizi assimilabili senza cucina) devono terminare il servizio d’asporto alle 18, ma resta consentito anche per quest’ultime continuare a svolgere l’attività dalle 18 alle 22 esclusivamente con servizio ai tavoli.