COMO – Fissata per il 16 giugno a Como l’udienza preliminare del processo per l’omicidio di don Roberto Malgesini, il “prete degli ultimi” ucciso il 15 settembre scorso mentre, come tutte le mattine, stava aiutando i bisognosi.
Nelle scorse settimane il pubblico ministero Massimo Astori ha chiesto il rinvio a giudizio per Ridha Mahmoudi, tunisino di 53 anni, accusato del delitto. In base alla tesi della Procura l’assassinio del religioso sarebbe stato compiuto in maniera lucida e premeditata, non essendo stata rincontrata in Mahmoudi l’incapacità di intendere e volere.
L’obiettivo iniziale dell’indagato, in base alla ricostruzione dell’accusa, avrebbe in un primo momento dovuto essere il suo avvocato che, proprio il 15 settembre, sarebbe dovuto comparire in tribunale per assistere il 53enne, chiamato a rispondere di alcune violazioni alla legge sull’immigrazione.
L’attenzione di Mahmoudi si sarebbe però poi spostata verso il religioso, obiettivo da lui ritenuto più facile e anch’esso coinvolto, in base alla sua “visione”, nel complotto ordito ai suoi danni.
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