SONDRIO – È stato Giuliano Amato, già presidente del Consiglio dei Ministri e attualmente vicepresidente della Corte costituzionale, a esplorare l’attualità della Costituzione italiana nel corso dell’appuntamento online organizzato da UST Sondrio e Prefettura di Sondrio nell’ambito degli incontri rivolti agli studenti di Valtellina e Valchiavenna e aperto a tutti i cittadini che intendano approfondire tale argomento.
“Le costituzioni – ha detto Amato – stabiliscono le regole fondamentali del gioco in una società, chi è abilitato a esercitare il potere, quali sono i limiti, i diritti e i doveri. Non tutte sono uguali, per esempio alcune stabiliscono chi esercita il potere, ma non ne specificano i limiti. Quelle non sono però le costituzioni che rimangono nella storia. Sono fabbriche di pentole a pressione, pressione che cresce fino a quando il coperchio salta facendo nascere la costituzione voluta dai cittadini”.
Centrale, secondo Giuliano Amato, il ruolo della Resistenza nel processo costitutivo della nostra Carta. In particolare la Costituzione italiana fu frutto di una rivolta fortemente motivata nei confronti del passato e con la prospettiva di un futuro diverso. Quella italiana è la rivolta contro il regime totalitario che aveva governato l’Italia nel ventennio precedente”.
Ma come ha retto la nostra Carta al passare del tempo? “Una Costituzione così ispirata ci parla ancora oggi – ha detto Amato – anche se in alcuni passaggi tradisce la cultura dell’epoca. Come per esempio in alcuni passaggi che lasciano trapelare una concezione patriarcale della società, oggi non più accettata. Ma allo stesso tempo si tratta di un testo straordinariamente moderno, o per lo meno evolutivo, come accade per l’articolo 9, al quale oggi si associa la tutela dell’ambiente, anche se di fatto dell’ambiente non si fa menzione nel testo, ma si parla di paesaggio e patrimonio storico”.