MILANO – Ammonta a 10,5 milioni di euro, di cui 4,1 destinati alla sola provincia di Sondrio, il valore della fornitura gratuita di energia elettrica che le aziende di grande derivazione dovranno, per l’anno 2020, cedere ai territori che ospitano gli impianti.
Il 70% degli importi introitati servirà ad abbattere gli oneri energetici di servizi pubblici situati nei territori interessati dalla presenza delle grandi derivazioni idroelettriche.
“L’attivazione della fornitura gratuita dell’energia elettrica ovvero del suo controvalore – sottolinea l’assessore regionale alla Montagna Massimo Sertori – è un ulteriore tassello per riscrivere il patto tra industria idroelettrica e territori che ospitano tali infrastrutture. E un ulteriore passo che mira a creare sinergia tra mondo economico e i territori alpini. Senza acqua e dislivello non esisterebbe l’industria idroelettrica. Realtà che, proprio per questi motivi, non è ‘delocalizzabile’. In questo senso la recente normativa statale che valorizza il ruolo delle Regioni nelle procedure di gara per la riassegnazione delle concessioni scadute ha proprio lo scopo di riavvicinare l’industria idroelettrica ai territori”.