SONDRIO – La chiusura della statale 36 nella tratta Colico Lecco in seguito all’incendio di un bus diretto a Livigno con 25 ragazzi a bordo – fortunatamente l’incidente non ha causato vittime – preoccupa gli operatori gli operatori turistici, gli artigiani e i trasportatori della provincia di Sondrio.
“Siamo alla metà di luglio – sottolineano il Presidente di Confartigianato Sondrio Gionni Gritti e il Presidente di Confartigianato Trasporti Sondrio Mattia Dal Cason – e il timore fondato è quello di trovarci di fronte ad un vero e proprio ‘calvario’ per coloro che transitano dalla strada statale 36 ogni giorno: autotrasportatori e artigiani pendolari con cantieri e lavori in Brianza e nell’area metropolitana. Ma la preoccupazione è altrettanto forte anche per le conseguenze che subiranno le migliaia di visitatori e di turisti del week-end e della stagione estiva ormai avviata”.
L’ennesimo stop della statale 36 ripropone ancora una volta l’annosa questione di quanto sia precaria la situazione della viabilità interprovinciale per la Valtellina e la Valchiavenna. Ancora una volta emerge quanto sia cruciale questa arteria per la Provincia di Sondrio e il pensiero non può che andare alle Olimpiadi Invernali del 2026.
“In occasione del summit prontamente convocato ieri martedì 13 luglio presso la Prefettura di Lecco – proseguono Gritti e Dal Cason – sono state approntate le misure urgenti ma l’auspicio è che le Autorità tutte ed Anas in particolare, comprendano a pieno quanto sia importante il rispetto dei tempi e che occorra fare tutto il possibile per evitare tempi lunghi e ritardi. La sicurezza nei trasporti è prioritaria su tutto, ma il ‘Piano d’azione’ deve prevedere l’avvio immediato del doppio senso di marcia nell’unica ‘canna’ aperta e da subito cantieri aperti 24 ore su 24 per il primo ripristino e a seguire nelle ore notturne per i lavori definitivi.”