SONDALO – Nonostante il ripristino delle 3 alte specialità al Morelli di Sondalo – chirurgia vascolare, toracica e neurochirurgia – il ritorno alla funzionalità pre-Covid del nosocomio dell’Alta Valtellina sembrerebbe ancora lontano.
A sottolinearlo Ezio Trabucchi del Pool giuridico a sostegno dell’ospedale che, congiuntamente a Gerlando Marchica, segretario provinciale Fsi/Csa, e Giuliano Pradella – del Pool scientifico pro Morelli – ha condotto una ricognizione sullo stato del nosocomio.
“La nostra indagine – sottolinea Trabucchi – evidenzia che la struttura non risponde in maniera adeguata alle esigenze sanitarie del territorio”. Da quanto emerso, infatti, mancano ancora all’appello i reparti di neurologia, cardiologia e urologia mentre pneumologia, al momento, potrebbe contare su 15 posti letto rispetto ai 26 antecedenti la pandemia. “Il reparto di radiologia – aggiunge ancora Trabucchi – fa il possibile ma può contare su 4 medici effettivi mentre il direttore è presente, quasi sempre, a Sondrio e non a Sondalo”.
Incerta sembrerebbe anche la situazione della fisiologia e della medicina dello sport che, quest’anno, ha accertato 2.500 idoneità sportive e 250 test su squadre nazionali. Stabile la situazione nel reparto di medicina che può vantare 24 posti letto, come prima dell’emergenza sanitaria mentre riabilitazione ortopedica ha aumentato di un’unità il personale medico presente, mantenendo i 19 posti letto.
“Per quanto riguarda il Pronto soccorso la situazione resta abbastanza critica – sottolinea Trabucchi – Ci sono 4 medici in carico ma siamo ben lontani dalle prestazioni cui eravamo abituati di un dipartimento di emergenza urgenza di secondo livello”. Sul fronte Covid-19 resta delicato il tema dei tamponi molecolari: impossibili da eseguire dopo le 15.30: da quell’ora, in caso di urgenze, è infatti necessario far arrivare una navetta da Sondrio, con tempi stimati di circa 3 ore. “Attualmente – ricorda Trabucchi – grazie ad una donazione si sta provvedendo all’acquisto delle attrezzature necessarie per garantire l’analisi dei tamponi h24, come avviene a Sondrio”.
La carenza di anestesisti – 6 posti letto nel reparto con 12 medici presenti di cui, però, 3 sarebbero in partenza e uno è dedicato all’elisoccorso – rende difficile l’attività chirurgica mentre il reparto di ortopedia è passato da 24 posti di degenza a 18.
“Abbiamo assistito ad una riduzione dei posti letto in tutte le unità operative – conclude Trabucchi – e la carenza di risorse umane, causata da una inadeguata gestione politica del personale, lascia pesanti margini di incertezza. Il pericolo ora è che venga dato il Morelli come un problema già risolto, con tutto già ripristinano e che ci si addormenti su questa situazione con facili slogan proposti in particolare dall’assessore regionale Massimo Sertori: mi auguro che i sindaci e le istituzioni non si facciano coinvolgere in questo entusiasmo infondato e demagogico ma stiano a fianco degli operatori sanitari che denunciano continue e grandi incertezze”.