Marmolada. Lo scrittore Luca Rota: “Senza permafrost un nuovo approccio alla montagna”

Trovo sia parecchio difficile esprimere qualcosa in merito alla tragedia della Marmolada: troppo recente l’evento, troppo grande lo sconcerto e intenso il dolore per chi lassù ha perso la vita. Ho letto alcune valide considerazioni di climatologi e glaciologi (segnalo quelle ottime di Giovanni Baccolo, che si occupa di ghiacciai per il Dipartimento di Scienze Ambientali e della Terra dell’Università Milano-Bicocca, nel suo sito storieminerali.it) in mezzo al solito bailamme di opinioni superficiali e inutili che sovente hanno preso la forma di vere e proprie stupidaggini – in perfetto stile mediatico italiano, ahinoi. Mi tengo ben lontano da tali vacui dibattiti e trovo che nulla si possa e si debba aggiungere alle preziose valutazioni scientifiche più competenti sopra accennate.

Tuttavia due considerazioni, in particolare, mi è venuto di formulare leggendo le cronache di questi giorni. Innanzi tutto, l’incredibile (in accezione negativa) mancanza di conoscenza della montagna, anche al livello più elementare…

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