COMO-LECCO – Un cervo a spasso nella galleria di Menaggio: l’istantanea in copertina riporta in primo piano l’allarme selvatici che, come denuncia da tempo la Coldiretti interprovinciale, “sono diventati un pericolo anche per l’incolumità pubblica, in quanto sempre più causa di incidenti stradali che, spesso, non vengono nemmeno denunciati data la difficoltà nell’ottenere risarcimenti. Ciò a prescindere dal fatto in questione”.
È proprio tra Menaggio e Porlezza che il problema dei selvatici ha assunto proporzioni drammatiche, con raccolti distrutti e imprese sempre più a rischio chiusura: proprio a causa delle continue incursioni degli animali, diversi imprenditori agricoli, negli ultimi tempi, stanno seriamente pensando di cambiare attività e di trovare un’occupazione più sicura e meglio retribuita nella vicina Svizzera. Le ripercussioni sarebbero pesantissime per l’intero territorio e per una biodiversità agricola e alimentare che vede proprio nel Lario Occidentale la trasmissione di saperi e sapori (legati, in particolare, all’attività zootecnica e casearia) di generazione in generazione.
“Negli ultimi anni, 800mila ettari di terreni fertili sono stati abbandonati in Italia proprio a causa della proliferazione della fauna selvatica che danneggia le coltivazioni e la redditività degli agricoltori, terreni che oggi oltre a non essere più produttivi sono esposti all`erosione e al dissesto idrogeologico” ha dichiarato il presidente della Coldiretti Fortunato Trezzi.
“Occorre accelerare sul piano di controllo della fauna selvatica – in particolare dei cervi – nella riserva nel lago di Piano e, parallelamente, dare corso ad interventi concreti per arginare il problema dei cervi e dei selvatici nell’area del Porlezzese e nell’intero comprensorio lariano. Come ha sottolineato il Prefetto nell’incontro avuto lo scorso mese di luglio, è necessario serrare le fila. Il dottor Polichetti ha immediatamente colto il grido d’allarme di Coldiretti ed è riuscito a mettere intorno a un tavolo tutti gli attori che possono concretamente risolvere il problema. Ora sta a loro la responsabilità di individuare e attuare i passi necessari per dare agli agricoltori le risposte che chiedono da molti, troppi anni. Le continue incursioni dei selvatici nei campi e sulle strade devono spronare tutti a dare immediatamente corso a una soluzione del problema, che ha valicato da tempo lo stretto ambito agricolo od economico ed è, ormai, principalmente connesso alla tutela della pubblica incolumità”.