La legislazione che prevede di marcare i prodotti per la tracciabilità è entrata in vigore nel 1993 con l’introduzione del marchio CE. Lo scopo è quello di indicare non solo la conformità del prodotto agli obblighi previsti per i produttori, per gli importatori e per i distributori, ma anche garantire la tracciabilità degli articoli. Oggi è possibile marcare una quantità sempre più elevata in spazi sempre più piccoli, grazie alle tecnologie più all’avanguardia, a cominciare dalla marcatura laser. A modificare in modo significativo lo standard della tracciabilità è stato però, mezzo secolo fa, il codice a barre, che fu sviluppato proprio con l’intento di rendere più efficace la marcatura dei prodotti. Il cosiddetto codice standard GS1 infatti rivoluzionò a suo modo tutto il processo logistico.
Il codice a barre per la tracciabilità
Il codice a barre GS1 venne introdotto negli Stati Uniti nel mese di aprile del 1973 da parte delle più importanti aziende operanti nel comparto dei beni di largo consumo, affinché tale standard potesse essere usato come il solo da adoperare per identificare i prodotti. Due anni più tardi, un sistema simile venne adottato anche in Europa, con l’aggiunta di una cifra in più per assicurare una identificazione ottimale. Con il passare del tempo, poi, la tracciabilità si è ampliata con nuove soluzioni di marcatura, molte delle quali oggi messe a disposizione da realtà di settori come Automator International che fornisce dispositivi per la marcatura a livello globale.
La storia della marcatura CE
Per quel che riguarda la marcatura CE, a consentire la sua introduzione fu la Decisione 93/465/CEE del 22 luglio del 1993 del Consiglio dell’Unione Europea, con l’obiettivo di velocizzare la nascita del Mercato europeo comune indicato dal Trattato CE. Arthur Eisenmenger creò il simbolo della marcatura CE che ancora oggi siamo abituati a vedere. Grazie a questa marcatura sono state eliminate le barriere alla libera circolazione degli articoli nel Mercato Unico Europeo, barriere dovute alla presenza di sistemi di qualificazione dei prodotti differenti a cui facevano riferimento le legislazioni nazionali dei vari Paesi membri.
Dall’incisione alla marcatura laser
Al giorno d’oggi la marcatura laser è una delle soluzioni più diffuse per la tracciabilità, avendo preso il posto in molti casi dell’incisione. Uno degli inconvenienti più evidenti delle incisioni, in effetti, era rappresentato dall’uso di sostanze a volte pericolose dal punto di vista della salute. L’acquisto di sostanze incisive e il loro smaltimento, non a caso, sono attività regolate da varie disposizioni di legge. La sostenibilità, al contrario, è il più significativo punto di forza dei marcatori laser, che grazie a una tecnologia in costante evoluzione sono in grado di lavorare in maniera precisa e assicurando la massima efficienza possibile a livello di tempistiche.
La marcatura moderna: i vantaggi del laser
Le macchine laser moderne che vengono attualmente adoperate per la marcatura hanno la capacità di applicare decorazioni, lettere, numeri e in generale iscrizioni funzionali su una vasta gamma di materiali, garantendo sempre i più alti standard di efficienza e di rapidità, senza che ci sia bisogno di ricorrere a incisori potenzialmente pericolosi o stencil. Il vantaggio dei dispositivi attuali consiste nella precisione di ripetizione, tanto per la produzione individuale quanto per la produzione di massa, mentre il metodo di lavorazione è senza contatto. La facilità di utilizzo è un altro aspetto apprezzabile della marcatura laser, che non richiede il consistente lavoro preparatorio che è necessario, invece, per l’incisione.
L’evoluzione della marcatura
Nel corso degli ultimi anni, la marcatura è migliorata anche dal punto di vista della flessibilità, nel senso che oggi si può usare per lavorare la maggior parte dei materiali esistenti, a prescindere dal livello di complessità di un motivo, dal suo spessore o dalle sue dimensioni. Visto che la marcatura di oggi non richiede lavori di preparazione, a differenza di quel che accadeva un tempo, è evidente che i costi di manutenzione siano estremamente ridotti: tutto questo si traduce in efficienza di costi e tempi. La velocità di lavorazione, poi, permette di mantenere bassi i costi di produzione: ecco perché la marcatura, e in particolare quella laser, oggi è altamente economica.
La marcatura moderna e i suoi vantaggi
Il legno, il metallo e la maggior parte dei tessuti e delle plastiche oggi possono essere sottoposti a lavorazioni di marcatura: un evidente miglioramento rispetto a quel che avveniva con le tecniche di incisione, le quali si potevano applicare unicamente alla porcellana, al vetro e al metallo. Nel caso in cui si opti per la marcatura laser, poi, si ha a che fare con una tecnologia sostenibile e pulita, senza polvere, in quanto non prevede un contatto con la superficie che deve essere lavorata. Non c’è consumo e non c’è usura: anche un utilizzo frequente garantisce la migliore conservazione possibile.