MORBEGNO – Rinnovata e ancora più coinvolgente, diffusa tra le vie e le piazze del centro cittadino, la Mostra del Bitto di Morbegno, giunta alla sua edizione 116, in programma sabato 14 e domenica 15 ottobre, mantiene al centro di una formula che unisce tradizione ed enogastronomia l’arte casearia tramandata per generazioni che trova nel Concorso dei formaggi la sua celebrazione.
Un appuntamento molto atteso innanzitutto dai produttori che, al termine della stagione in alpeggio, presentano le forme di Bitto per sottoporle alla valutazione di una giuria di esperti assaggiatori. Il responso sulle caratteristiche e sulla qualità del Bitto prodotto quest’anno fornisce importanti indicazioni sia per la commercializzazione sia per la produzione futura. La stagione in alpeggio è stata favorevole e tutti si augurano abbia avuto riflessi positivi sulla qualità del formaggio.
“È ancora presto per esprimere un giudizio – è la premessa del presidente del Consorzio di Tutela dei Formaggi Valtellina Casera e Bitto Marco Deghi -, ma certamente l’auspicio è che a una buona stagione corrisponda un buon formaggio. Attendiamo tutti i produttori con le loro forme di Bitto al Concorso: hanno lavorato bene durante la stagione estiva, senza incontrare le difficoltà che avevano pesantemente condizionato il 2022. Abbiamo molte aspettative anche per quanto riguarda la qualità del Valtellina Casera dopo aver avviato un progetto sperimentale per affinarne le caratteristiche”.
Il confronto con l’anno scorso è impietoso, considerata la siccità e il grande caldo, per questo motivo i produttori non ritengono questa stagione straordinaria, quanto piuttosto un ritorno alla normalità con caldo estivo nella media e il giusto quantitativo di pioggia che hanno garantito erba in quantità per le mucche al pascolo fino a settembre inoltrato. La stagione è iniziata presto ed è finita tardi e, per alcuni alpeggi e maggenghi, è durata più di cento giorni: una stagione da ricordare.
Il Consorzio dei formaggi organizza il Concorso che prevede sette categorie: il Bitto dell’anno e quello del 2022, il Valtellina Casera nelle tre stagionature, lo Scimudin e il Latteria. Sarà una giuria formata da esperti assaggiatori e presieduta da Luciana Libera, nei giorni che precedono la Mostra del Bitto, ad assaggiare tutte le forme presentate per valutarle e assegnare punteggi per una serie di parametri dai quali discende la classifica di merito. È il responsabile eventi dell’organismo di tutela Marco Chiapparini a coordinare l’organizzazione: anche per questa edizione la tradizionale casera, con l’esposizione delle forme premiate, verrà allestita nell’abside dell’antica chiesa di Sant’Antonio, oggi auditorium, che, nella serata di sabato 14 ottobre, ospiterà la cerimonia di premiazione del Concorso.
Un momento particolarmente atteso e molto partecipato che riunisce i casari e i produttori con le loro famiglie e i visitatori della Mostra. Il Bitto, con il Valtellina Casera e gli altri formaggi, sarà anche il protagonista delle degustazioni che si susseguiranno per tutta la durata dell’evento: i partecipanti avranno l’opportunità di approfondire le sue caratteristiche, le tecniche di produzione, gli abbinamenti e il suo utilizzo in cucina.