SONDRIO – Un’importante innovazione tecnologica che migliora la qualità di vita dei pazienti sottoposti a lunghe terapie infusionali: grazie a PICC e Midline, due cateteri a inserimento periferico, diminuiscono dolore e disagio.
Rappresentano la migliore risposta alla crescente necessità di ottenere in ogni paziente, sia in ospedale che a domicilio, una via venosa stabile e sicura, ottenuta con il minor rischio possibile. Dall’inizio di luglio è stata introdotta per i pazienti in cura all’Ospedale di Sondrio e sta per essere avviata anche al Morelli di Sondalo: ad oggi sono un centinaio le persone coinvolte, le quali possono affrontare con minore ansia le infusioni periodiche e senza il disagio causato dalle punture del vaso sanguigno che possono generare ematomi e gonfiori. Al contrario, poter disporre di un valido accesso venoso facilita il processo curativo nella gestione dei pazienti critici. Ad occuparsi della nuova pratica sono figure professionali adeguatamente formate, con master specifici, in collaborazione con i medici anestesisti. I pazienti sottoposti a questa procedura vengono individuati dal medico sulla base di una serie di criteri.
“Per molte terapie – spiega il dottor Fabio Sangalli, direttore dell’Unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione – l’unica alternativa sarebbe il posizionamento di un catetere venoso centrale, che comporta maggiori rischi e una maggiore difficoltà di gestione, oltre a un minore comfort per il paziente. L’utilizzo di accessi venosi periferici quali PICC e Midline garantisce facilità di gestione e comfort per il paziente che può mantenere il catetere anche quando viene dimesso a domicilio. Al fondamentale lavoro dell’impianto si accompagna l’altrettanto importante aspetto della cura e manutenzione del catetere, per cui stiamo completando la formazione degli infermieri dei reparti interessati. Devo ringraziare per la competenza, l’infinita disponibilità e anche per l’insistenza la dottoressa Alessia Perla e gli infermieri Federico Salini, Andrea Meli e Riccardo Casati: ci hanno permesso di partire in tempi brevi e di essere già pienamente operativi sul Presidio di Sondrio, e di aver già programmato la formazione e l’estensione del progetto al Presidio di Sondalo. Sottolineo con orgoglio – conclude il dottor Sangalli – come la presenza di un “PICC Team” strutturato nella nostra azienda rappresenti la risposta a un bisogno concreto e un plus che altrove non si trova”.