COLICO – Mini inchiesta a base di interviste dopo l’inaugurazione del ‘Campus’ dell’Istituto Comprensivo Galileo Galilei di Colico.
Alla domanda “Vi piace la nuova scuola?” tutti i giovani allievi rispondono di sì. “Le aule sembrano quelle dei film americani – commenta entusiasta uno scolaro della Primaria – senza gli armadietti, però”. “Decisamente meglio di quelle vecchie, che cadevano a pezzi” esordisce un alunno delle Secondarie.
Quando però abbiamo rivolto la stessa domanda agli adulti, si son create due “fazioni”.
“È già tanto quello che ha fatto la dirigente scolastica, ma non ha la bacchetta magica – spiega una giovane nonna – per finirla, per così dire, hanno lavorato giorno e notte sabati e domeniche incluse, ed è proprio bella ma forse potevano far di meglio”.
“Il posto è proprio splendido, sono stati bravissimi a lavorare senza sosta questa estate per far entrare i ragazzi – ci spiega una mamma con figli che frequentano sia la primaria sia la secondaria – però ci sono i pro e i contro”. “Sempre meglio di quella di prima – commenta una volontaria sul pullman durante l’inaugurazione – ci sono più parcheggi e servizi, tre pulmini gialli e tre blu e venendo su da via al Bacco è sempre stato così, non si possono abbattere le case. I disagi ci sono, ieri il bus doveva parcheggiare e non poteva, perché l’ammassamento delle mamme finiva in strada…”.
“Come viabilità, secondo noi è meglio, i servizi sono migliorati, anche se alla fine andiamo a piedi” dichiarano felici delle nonne.
Una residente confida: “La zona è sempre stata tranquilla, i miei genitori hanno la casa lì e il primo giorno volevamo spararci; io so tutto il gossip di Colico, le mamme si riuniscono proprio sotto casa mia, e noi abbiamo dato mezzo metro al Comune per il marciapiede”
“Quando finiranno altri parcheggi, la strada sarà più vivibile – dice una mamma spiegandoci che dovrebbe esserne costruito un altro vicino a dove dovrebbe sorgere il campo da calcio – quando ci sono i pullman diventa pericoloso”. In effetti soprattutto durante gli ingressi l’area pedonale risulta troppo piccola per contenere al sicuro gli scolari.
“L’ammassamento qua sulla strada è proprio una stupidata – protesta invece stizzito un papà delle primarie – loro poi si giustificano, dicendo che il piazzale interno è della scuola e che se stanno fuori non hanno nessuna responsabilità essendo area del Comune, però intanto è mio figlio che rischia”! Ci fanno notare poi che quando piove tutto peggiora, i ragazzi rimangono fuori ed essendo tutti muniti di ombrelli lo spazio diminuisce ancora più drasticamente.
“L’altro giorno che ha iniziato a piovere durante le lezione, mio figlio è arrivato a casa fradicio e tremava tutto – ci spiega il genitore di un scolaro della Primaria – ora si sono per così dire organizzati e quando piove fanno entrare un genitore alla volta per recuperare i piccolini, ma così si crea un casino pazzesco. Prima escono quelli dei pullman e le maestre, poi i genitori, sempre a uno a uno, e noi rimaniamo qui per un’ora“.
Il problema delle tettoie sorge anche durante le ore di lezione in quanto, per usare la palestra, gli alunni della Primaria devono raggiungere le Secondarie.
“L’altro giorno abbiamo litigato con una maestra che aveva piantato in mezzo al parcheggio la macchina – ci spiega una mamma insieme al papà di un disabile – e non la voleva spostare”. “Internamente non ho nulla da dire, ma esternamente zero, lasciamo stare, mi mettono sempre le macchine davanti al parcheggio – afferma il papà del ragazzo sulla sedia a rotelle, con invalidità dell’80% – l’altro giorno ho dovuto lasciare l’auto qui e andar via a piedi per tornare in seguito. L’altro giorno pioveva, ho dovuto prendere in braccio mio figlio e portarlo dentro, sotto l’acqua”. Un incivile aveva infatti parcheggiato fuori dagli spazi, proprio in mezzo alla strada che il ragazzino dovrebbe percorrere per arrivare all’ingresso delle secondarie. “Che mettano delle strisce a terra o qualcos’altro, cosi non possono più mettere le macchine qui. L’unica soluzione per me per avere il passaggio per la carrozzina è arrivare prestissimo – infatti l’uomo con i suoi due figli è giunto alle 7:45 – non sono contro le macchine, ma non è giusto: io faccio entrare mio figlio mezzora prima e un’ora prima lo faccio uscire per evitargli disagi”. “Quando c’è l’entrata dei bambini delle elementari c’è più casino, quelli delle medie sono più svegli e si arrangiano”. Infatti, si sentono dall’alto le insegnanti e le collaboratrici scolastiche intimare ai bambini di rimanere fuori dai cancelli fino all’orario prefissato.
“La viabilità tutto intorno è un casino, prima siamo arrivati in due minuti – spiega un papà residente a Curcio – all’incrocio di via la Madoneta si è incastrato un pulmino, non ti dico… Una macchina è dovuta salire sul marciapiede, quell’altro si è messo a suonare, l’imbranato di turno si è bloccato e l’autista non sapeva più che fare. In via Campione sembrano tutti pazzi, i miei bimbi vorrebbero venire in bici ma mi rifiuto. Venivo al Sacro Cuore e arrivavo da solo in bici, erano altri anni però adesso non mi fido. Diventerà l’ennesima cattedrale con intorno zero, almeno l’urbanistica primaria, non l’essenziale per aprirla e basta. Speriamo che la palestra la mettano a disposizione di tutti, essendo bella e attrezzata, e non solo alle solite associazioni mentre gli altri devono morire perché quelle più potenti si sono accaparrate tutto”.
Michela Riva
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